Candide
ispirato a Voltaire, di Mark Ravenhill, regia Fabrizio Arcuri
Teatro Mercadante, 1 Gennaio ore 21.00 e |
Teatro Mercadante, 1 Gennaio ore 17.00 e |
Teatro Mercadante, 1 Gennaio ore 17.00 e |
Teatro Mercadante, 1 Gennaio ore 21.00 e |
Teatro Mercadante, 1 Gennaio ore 19.00 e |
Teatro Mercadante, 1 Gennaio ore 18.00 e |
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Mark Ravenhill ricompone il Candide di Voltaire: un viaggio nel tempo attraverso il pensiero dell'Occidente. Irriverente, spietato, tragico e farsesco.
Candide (2013) di Mark Ravenhill non è esattamente una riscrittura dell’omonimo testo di Voltaire, ma una vera e propria trasposizione teatrale con variazioni. Con Candide, ou l’optimisme, Voltaire diede la sua risposta indignata a coloro che si erano convinti che il terremoto, che aveva raso al suolo Lisbona quattro anni prima, fosse parte di un piano divino per il bene dell’umanità, e demolì quella che considerava la più grande follia culturale e ideologica del suo tempo, sulla quale i poteri (la Chiesa e lo Stato, differentemente) si fondano (o simulano di farlo).
Candide (2013) di Mark Ravenhill non è esattamente una riscrittura dell’omonimo testo di Voltaire, ma una vera e propria trasposizione teatrale con variazioni. Con Candide, ou l’optimisme, Voltaire diede la sua risposta indignata a coloro che si erano convinti che il terremoto, che aveva raso al suolo Lisbona quattro anni prima, fosse parte di un piano divino per il bene dell’umanità, e demolì quella che considerava la più grande follia culturale e ideologica del suo tempo, sulla quale i poteri (la Chiesa e lo Stato, differentemente) si fondano (o simulano di farlo). Candide è un ottimista, un sognatore, che crede che tutto andrà per il meglio; poi all’improvviso il mondo, che ha creduto il migliore possibile, gli comincia a crollare intorno. E l’ottimismo nel nostro secolo che fortuna può avere? Con lo stesso testo ora Ravenhill aggredisce i pregiudizi del nostro presente, le nostre opportunità che non sono altro che illusioni, e il nostro futuro che non è altro se non un presente frustrato, componendo un meccanismo che mette in ridicolo le certezze su cui si fonda il mondo contemporaneo. Un gioco scenico di teatro nel teatro di gusto shakespeariano che permette di avanzare una mossa nel gioco della società e far esplodere il tema del “futuro del nostro presente”.
Mark Ravenhill è un autore inglese, star della nuova scena inglese e columnist delle pagine culturali del The Guardian; ha esordito come drammaturgo nel 1995 e ottiene il successo internazionale l’anno successivo conShopping and Fucking. Nel 2010 diventa direttore associato al London’s Little Opera House a Head Theatre. Nel 2012 è drammaturgo residente della Royal Shakespeare Company. Leader indiscusso della generazione dei “nuovi arrabbiati”, scrive con successo per teatro, televisione e cinema.
Fabrizio Arcuri è il fondatore di Accademia degli artefatti, co-direttore artistico del Teatro della Tosse di Genova per il 2011-2015. Dal 2009 al 2012 cura il festival internazionale Prospettiva per lo Stabile di Torino (Premio Ubu 2011). Dal 2009 è regista del Festival Internazionale delle Letterature di Massenzio. Dal 2006 è direttore artistico del festival SHORTTHEATRE. È regista assistente di Luca Ronconi dal 2005 al 2008. Nel 2006 vince il Premio Ubu per Tre pezzi facili di Martin Crimp. Nel 2012 realizza Fatzer Fragment di Brecht con il Teatro Stabile di Torino e la Volksbune di Berlino). Nel 2013 produce Sangue sul collo del gatto di Fassbinder per il Resident Théâtre di Monaco di Baviera. Nel 2014 è curatore e regista del progetto del Teatro di Roma Ritratto di una Capitale e Sweet Home Europa di Davide Carnevali.
PROMO 50
esclusivamente per le repliche di martedì 15 (ore 21), mercoledì 16 (ore 17) e venerdì 18 marzo (ore 21) i primi 150 spettatori potranno acquistare il biglietto online a soli 15 euro!