Il genio dell’abbandono
di Wanda Marasco, regia Claudio Di Palma
TEATRO SAN FERDINANDO 22 Febbraio 2017 5 Marzo 2017Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 21.00 e |
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 17.00 e |
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 21.00 e |
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 19.00 e |
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 18.00 e |
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 21.00 e |
Teatro San Ferdinando, 3 Gennaio ore 17.00 e |
Teatro San Ferdinando, 3 Febbraio ore 17.00 e |
Teatro San Ferdinando, 3 Marzo ore 21.00 e |
Teatro San Ferdinando, 3 Aprile ore 19.00 e |
Teatro San Ferdinando, 3 Maggio ore 18.00 e |
Claudio Di Palma regista e attore di riferimento della compagnia dello Stabile porterà in scena l’adattamento teatrale del romanzo di Wanda Marasco Il genio dell’abbandono (candidato al Premio Strega 2015).
“Le vite che possiedono l’annientamento e la capacità di sopravvivere, ovvero le linee essenziali del dramma, spiega l’autrice, appartengono per loro natura al teatro. Vincenzo Gemito nasce a Napoli nella condizione di reietto. La città, madre e matrigna, lo adotta, e insieme a lui costruisce l’hubris e l’aretè (la grande colpa dell’arroganza e il rimanere fedeli alle proprie
Claudio Di Palma regista e attore di riferimento della compagnia dello Stabile porterà in scena l’adattamento teatrale del romanzo di Wanda Marasco Il genio dell’abbandono (candidato al Premio Strega 2015).
“Le vite che possiedono l’annientamento e la capacità di sopravvivere, ovvero le linee essenziali del dramma, spiega l’autrice, appartengono per loro natura al teatro. Vincenzo Gemito nasce a Napoli nella condizione di reietto. La città, madre e matrigna, lo adotta, e insieme a lui costruisce l’hubris e l’aretè (la grande colpa dell’arroganza e il rimanere fedeli alle proprie virtù), il negativo e il positivo, il processo di distruzione e la forza di poter risorgere. Il teatro è la sua mente. Una forma di esilio trasformativo che mette in scena il demone della ribellione e della creatività. E qui il comico e il tragico diventano gli interregni della vulnerabilità umana”.
Spettacolo in abbonamento: San Ferdinando fisso, Mercadante a scelta