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IL MARE NON BAGNA NAPOLI

dal libro omonimo di Anna Maria Ortese, progetto a cura di Luca De Fusco

RIDOTTO DEL MERCADANTE 15 Ottobre 2013   12 Dicembre 2013
ore 21.00
ore 21.00

costumi Zaira de Vincentiis
luci Gigi Saccomandi

Un paio di occhiali
regia Luca De Fusco
con Gaia Aprea
Interno familiare
regia Paolo Coletta
con Monica Assante di Tatisso, Daniela Fiorentino, Ivana Maione, Antonella Romano, Peppa Talamo
Oro a Forcella
regia Alessandra Cutolo
con Antonella Attili,Toti Carcatella, Flora Faliti, Anna Patierno
La città involontaria
regia Antonella Monetti
con Antonella Monetti, Antonio Vitale (danzatore), Michelangelo Severgnini (contrabbasso),
Ciro Riccardi (tromba)
Il silenzio della ragione
regia Linda Dalisi
con Michelangelo Dalisi, Francesca De Nicolais, Lino Musella, Fabrizia Sacchi

produzione Teatro Stabile di Napoli

Alla luce del grande successo di pubblico ottenuto l’anno passato, lo Stabile ripropone i cinque spettacoli del “Progetto Ortese”. Il mare non bagna Napoli è l’affresco doloroso che la scrittrice restituì con sguardo lucido e impietoso, suscitando la violenta reazione degli intellettuali partenopei chiamati in causa nel capitolo conclusivo della raccolta, Il silenzio della ragione, rei, per la Ortese, della colpevole indifferenza ai mali e alle ferite della città. La traumatica accoglienza riservata al libro, incolpato di “antinapoletanità”, segnò il definitivo allontanamento della scrittrice da Napoli, la sua città “prescelta” e “amatissima”.
Con questo progetto il teatro affronta l’opera di Anna Maria Ortese in una declinazione di voci diverse per stili, sensibilità e approcci scenici, dal fronte del teatro napoletano di nuova generazione. Con Luca De Fusco, che firma la regia di Un paio di occhiali, condividono il programma degli allestimenti, Paolo Coletta, per la regia “musicale” di Interno familiare; Alessandra Cutolo, per la regia “in diretta da” di Oro a Forcella; Antonella Monetti per la regia “visionaria” di La città involontaria; Linda Dalisi per la regia di “impatto civile” di Il silenzio della ragione.