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L’ANIMA BUONA DI LUCIGNOLO

di Claudio B. Lauri, regia Luca Saccoia

TEATRO SAN FERDINANDO 16 Gennaio 2014   18 Gennaio 2014
ore 21.00
ore 17.00
ore 18.00
L’ANIMA BUONA DI LUCIGNOLO

(nel ventre del pescecane)

con (in o.a.) Enzo Attanasio, Luca Saccoia, Mario Zinno 

musicisti Carmine Brachi (batteria percussioni), Francesco Gallo (strumenti a fiato), Renzo Schina(contrabbasso), Luca Toller (piano)
musiche originali Luca Toller
costumi  Gina Oliva
disegno luci Luigi Biondi / Giuseppe Di Lorenzo
maschere Claudio Cuomo
elementi lignei Giorgio Caterino
produzione Doppia Effe production, E45 Napoli Fringe Festival, Nerosesamo
in collaborazione con Fondazione Campania dei Festival, Benevento città spettacolo
con il patrocinio della Fondazione Nazionale Carlo Collodi di Forlimpopoli città Artusiana

L’anima Buona di Lucignolo incrocia la storia di un vecchio domatore, un ormai sfinito donchisciotte, con quella di Pinocchio e del suo amico Lucignolo trasformati in asini e venduti al circo da un ambiguo “omino di burro”.
Un circo in rovina, nel cui ventre scuro, in un’atmosfera rarefatta da musical primo novecentesco, il Vecchio Direttore canta al ritmo di jazz.  Canta di animali morenti, di ciuchini volanti, Pinocchio e Lucignolo, che furono fratelli di sangue e rivali in amore, quel demone che semina discordie e arma gli eserciti.
L’anima Buona di Lucignolo incrocia la storia di un vecchio domatore, un ormai sfinito donchisciotte, con quella di Pinocchio e del suo amico Lucignolo trasformati in asini e venduti al circo da un ambiguo “omino di burro”.
Un circo in rovina, nel cui ventre scuro, in un’atmosfera rarefatta da musical primo novecentesco, il Vecchio Direttore canta al ritmo di jazz.  Canta di animali morenti, di ciuchini volanti, Pinocchio e Lucignolo, che furono fratelli di sangue e rivali in amore, quel demone che semina discordie e arma gli eserciti. Pinocchio resta però sullo sfondo di questa favola noir, popolata dal mellifluo Omino di Burro e da Lucignolo, étoile del circo, protagonista di uno spin-off rischiarato appena dal torpore tetro delle lampadine al tungsteno, eco dello splendore di un tempo, memoria e rabbia per un inganno mai sopito. Le macerie del circo altro non sono che lo scenario ideale dove preparare una resa dei conti, che arriva fatale e puntuale a coronare un rito di iniziazione puberale mancato, nato sotto una falsa fede, una sorta di onolatria viscerale, dove la tracotanza acceca tutti ma dove tutti perdono. “Il talento, quello autentico, non avrà più peso nel giudizio di questo pubblico. Mai più! Neppure per il sangue che hai versato su questa arena, ormai secco, ormai inodore, tu otterrai il legittimo ricordo, la giusta considerazione, la meritata ovazione di un tempo” (Il Direttore del Circo Morente).
PREZZO BIGLIETTI: 15 euro