L’apertura della stagione 2016/2017 è affidata ad Arturo Cirillo, che dirige e interpreta il pirandelliano Liolà. “Liolà è un testo che quasi non sembra di Pirandello, così soleggiato com’è, vitale, istintivo, viscerale”, afferma Cirillo in una sua nota. “Ma dietro l’apparenza della gioiosa vita campestre, cela il nero del potere e della sopraffazione. Vittima di questo mondo, dove conta la roba di verghiana memoria, sono il mondo femminile e Liolà, poeta contadino, rimasto a uno stato di innocenza, e destinato a scoprire il male della società degli uomini
L’apertura della stagione 2016/2017 è affidata ad Arturo Cirillo, che dirige e interpreta il pirandelliano Liolà.
“Liolà è un testo che quasi non sembra di Pirandello, così soleggiato com’è, vitale, istintivo, viscerale”, afferma Cirillo in una sua nota. “Ma dietro l’apparenza della gioiosa vita campestre, cela il nero del potere e della sopraffazione. Vittima di questo mondo, dove conta la roba di verghiana memoria, sono il mondo femminile e Liolà, poeta contadino, rimasto a uno stato di innocenza, e destinato a scoprire il male della società degli uomini contro quello della natura. Tra canti, e note allegre, usando la verità della recitazione e la stilizzazione del movimento, si narra questa storia archetipica, antica come il mondo, dove l’uomo opprime la donna, la vecchiaia si mangia la gioventù, l’avere conta più dell’essere, e la natura sta a guardare e si ammala di tanta crudeltà”. Lo spettacolo si avvale di un cast d’eccezione, con Massimiliano Gallo nei panni del protagonista, e della collaborazione di Paolo Coletta, autore di teatro musicale.