MACBETH
di William Shakespeare, regia Gabriele Lavia
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“Davanti dietro la scena del “Palcoscenico del Mondo”. Mi pare che queste parole raccontino bene l’idea dello spettacolo. Una “parte del tutto” di un camerino, col suo specchio, il suo lavandino, l’attaccapanni, le sedie, sulla sinistra del proscenio. Sulla destra, una scala, casse, bauli di trovarobato e sartoria. Dietro il sipario, uno spazio vuoto che, di scena in scena, viene occupato dagli oggetti che servono al modo del nostro racconto, un letto, uno specchio, un tavolo, le tombe di un cimitero, un muro bombardato in una delle guerre del nostro mondo. E poi il Palcoscenico del teatro, diverso in ogni città: Roma, Torino, Firenze, Napoli, Venezia, Catania…sempre palcoscenici diversi! Dannazione del Teatrante! (Ci vorrebbe una legge che imponesse la costruzione di palcoscenici tutti uguali, per poter montare lo spettacolo sempre allo stesso modo!)”. dalle note di Gabriele Lavia