LE PULLE
testo e regia Emma Dante
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Il Teatro Stabile di Napoli coproduce con il Théâtre du Rond Point di Parigi e il Théâtre National de Bruxelles l’ultimo lavoro di Emma Dante, una delle autrici e registe più interessanti del teatro di ricerca italiano. La prima assoluta a Napoli segna l’inizio di una articolata tournée che toccherà la Francia e il Belgio a partire da Parigi e Bruxelles. “L’operetta amorale, con cui definisco questo spettacolo – spiega l’artista palermitana – è un atto unico di carattere popolare in cui la recitazione si alterna col canto e l’argomento che viene trattato non ha relazione con la comune morale. Protagoniste sono le puttane (pulle in palermitano), che camminano lontane dalle vie del Signore. Puttane trans per essere precisi che, nonostante il giudizio cattolico le additi a peccatrici, credono in Dio. Hanno bisogno di un culto, di una religione che innalzi l’anima, pur mantenendola alla stessa altezza del loro idolo: la minchia. Le pulle idolatrano madonne a tinte accese, con addosso vestiti sgargianti di stras, piume di struzzo, pizzi, lustrini e guepiere. Attraverso un processo di metempsicosi, Maria addolorata dalle paillettes, immacolata vergine Maria dei merletti e santa Maria martire del reggiseno, benedette tra le donne col benedetto frutto che custodiscono tra le gonne, si svuotano di santità per trasferire nelle pulle la loro anima femminile, incarnandosi per sempre in un ibrido che sta a metà tra i due sessi. il miracolo è teso a compiere un rovesciamento del femminile sul maschile senza dover subire l’operazione o la scomunica di un bigotto Cardinale. Cammineranno su tacchi a spillo le mie puttane, senza dare nell’occhio, senza disturbare, trovando un equilibrio stabile con la propria morale. Il canto sarà la lingua metafisica di queste creature ambigue e favolose che l’Italia non è ancora in grado di accettare”