FAT PIG
regia Alfonso Postiglione
RIDOTTO DEL MERCADANTE 29 Novembre 2018 9 Dicembre 2018Ridotto del Mercadante, 1 Gennaio ore 21.00 e |
Ridotto del Mercadante, 1 Gennaio ore 21.00 e |
Ridotto del Mercadante, 12 Gennaio ore 19.00 e |
Ridotto del Mercadante, 12 Febbraio ore 18.00 e |
Ridotto del Mercadante, 12 Aprile ore 21.00 e |
Ridotto del Mercadante, 12 Maggio ore 17.00 e |
Ridotto del Mercadante, 12 Giugno ore 21.00 e |
Ridotto del Mercadante, 12 Luglio ore 17.00 e |
Ridotto del Mercadante, 12 Agosto ore 17.00 e |
Ridotto del Mercadante, 12 Settembre ore 21.00 e |
Fat Pig è tra i titoli più rappresentati nella teatrografia dell’autore americano Neil LaBute. Scritto nel 2004, è ancora inedito per i palcoscenici italiani. Il testo è dedicato a David Mamet. Al centro della storia un tema molto “sensibile” oggi: il rapporto con la bellezza e in particolare l’ossessione del mondo contemporaneo per ciò che appare esteticamente gradevole. Dunque, accettabile perché non diverso, accomodante, riconoscibile e non pericoloso, non provocatorio, perché in fondo non genera scomode domande. Nella piece, si racconta di Tom, impiegato in un ufficio amministrativo
Fat Pig è tra i titoli più rappresentati nella teatrografia dell’autore americano Neil LaBute. Scritto nel 2004, è ancora inedito per i palcoscenici italiani. Il testo è dedicato a David Mamet. Al centro della storia un tema molto “sensibile” oggi: il rapporto con la bellezza e in particolare l’ossessione del mondo contemporaneo per ciò che appare esteticamente gradevole. Dunque, accettabile perché non diverso, accomodante, riconoscibile e non pericoloso, non provocatorio, perché in fondo non genera scomode domande.
Nella piece, si racconta di Tom, impiegato in un ufficio amministrativo qualunque in una grande città sul mare, che fa casualmente conoscenza con la giovane e spumeggiante bibliotecaria Helen. I due si attraggono vicendevolmente. Ci sarebbero tutti gli elementi per una bella storia sentimentale, ma Helen è una donna in evidente sovrappeso, e la sua particolarità, sebbene vissuta con serenità da lei stessa, si scontra con i rigidi e presuntuosi modelli formali dell’universo sociale al quale appartiene il ragazzo. Tom si sente giudicato, nelle sue scelte estetiche e sentimentali, dai commenti sommari degli amici e colleghi, cadendo in un tormento che lo metterà di fronte ad una scelta, tanto sofferta quanto implacabile.