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Liquido

testo e regia di Marcello Cotugno

RIDOTTO DEL MERCADANTE 21 Febbraio 2017   26 Febbraio 2017
Ridotto del Mercadante, 1 Gennaio ore 21.00 e
Ridotto del Mercadante, 1 Gennaio ore 21.00 e
Ridotto del Mercadante, 1 Gennaio ore 18.00 e
Ridotto del Mercadante, 1 Gennaio ore 21.00 e
Ridotto del Mercadante, 1 Gennaio ore 19.00 e
Ridotto del Mercadante, 1 Gennaio ore 18.00 e
21/02/2017 ore 21.00
22/02/2017 ore 21.00
23/02/2017 ore 18.00
24/02/2017 ore 21.00
25/02/2017 ore 19.00
26/02/2017 ore 18.00

LIQUIDO
testo e regia Marcello Cotugno
collaborazione alla drammaturgia Irene Alison

con Valentina Acca, Salvatore Cantalupo, Xhilda Lapardhaja, Serena Marziale
in video Alfonso Postiglione

scene Sara Palmieri
costumi Annalisa Ciaramella
luci Carmine Pierri
video Alessandro Papa
colonna sonora a cura di Marcello Cotugno

aiuto regia Beatrice Tomassetti
assistente alla regia volontaria Martina Gargiulo
direttore di scena Nicola Grimaudo
sarta Francesca Colica
foto di scena Marco Ghidelli

scene a cura della Cattedra di Scenografia – prof. Luigi Ferrigno dell’Accademia di Belle Arti Napoli

produzione Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale

Marcello Cotugno firma la regia del suo testo intitolato Liquido, nato da una riflessione sul disgregamento del concetto di famiglia e sui possibili mutamenti delle relazioni affettive e degli equilibri generazionali in un futuro prossimo. Il protagonista, Guido, si ritrova pensionato, con una moglie distante e due figlie ostinatamente estranee: in seguito all’improvvisa morte della moglie, preda di un crescente senso di inutilità e vittima del sottile disprezzo delle ragazze, decide di sparire. Va in oriente per sottoporsi a una terapia sperimentale che promette di sciogliere i nodi e i dolori di un’intera esistenza. Tra ciarlataneria e cyber cultura, il Dottor Hao, guru e terapeuta giapponese, immerge i pazienti in una sorta di liquido amniotico per riportarli al grado zero della propria coscienza, intatti dalle ferite della vita. Dopo un anno di terapia, Guido torna a casa. Forse è davvero “guarito”, forse il suo viaggio ha avuto la funzione di un potente placebo sciogliendo le tensioni d’una vita, certamente appare un altro uomo, deciso fino alla spietatezza, anaffettivo, animato da un’energia incontenibile.