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L’OPERA SEGRETA

TEATRO MERCADANTE 21 Dicembre 2004   16 Gennaio 2005
date da definire

Tra cinema e teatro, la città nascosta di Mario Martone:

dal 21 dicembre 2004 al 16 gennaio 2005

Mercadante Teatro Stabile di Napoli presenta

l’opera segreta
trittico

da L’opera segreta e Partitura di Enzo Moscato
ideazione e regia Mario Martone

Caravaggio, l’ultimo tempo
film
con Alessandro Abate
voce Danio Manfredini
testi di Anna Maria Ortese rielaborati da Enzo Moscato ne L’opera segreta

fotografia Cesare Accetta
montaggio Ilaria De Laurentis
operatore Renaud Personnaz
montaggio del suono Silvia Moraes
promosso e patrocinato da Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano|Regione Campania|Banca Intesa
prodotto da PAV snc
Italia, 2004, colore
Dur. 40m

La città involontaria
da Anna Maria Ortese
con
Claudia Abbate, Annalisa Arbolino, Peppe Bosone, Fulvia Carotenuto, Gino Curcione, Enza Di Blasio, Francesco Di Leva, Giovanna Giuliani, Gianfelice Imparato, Angela Pagano, Anna Redi, Emanuele Valenti, Luciana Zazzera, il piccolo Enzo Troise. Voce alla radio Enzo Moscato.

‘A ginestra ‘e pontone
da Partitura
con
Enzo Moscato

scene Mario Martone
costumi Ursula Patzak
luci Cesare Accetta
regista e scenografo assistente Raffaele Di Florio
assistente alla regia Antonello Cossia
delegato di produzione Claudia Di Giacomo

Napoli, Teatro Mercadante dal 21 dicembre 2004 al 16 gennaio 2005
Modena, Teatro Storchi 19/23 gennaio|Ferrara, Teatro Comunale 27/30 gennaio
Urbino, Teatro Raffaello Sanzio 26/28 febbraio|Perugia, Teatro Morlacchi 1/6 marzo

Orario spettacoli dal martedì al sabato ore 21.00 |giovedì ore 17.30 |domenica ore 18.00 |lunedì riposo

Calendario spettacoli festività natalizie
venerdì 24, sabato 25 e venerdì 31 dicembre riposo
domenica 26 dicembre ore 19.00 |lunedì 27 e giovedì 30 dicembre ore 21.00 |giovedì 6 gennaio ore 18.00

Debutta martedì 21 dicembre 2004 al Teatro Mercadante di Napoli il nuovo lavoro ideato e diretto da Mario Martone, L’opera segreta|trittico, da L’opera segreta e Partitura di Enzo Moscato. Prodotto dal Teatro Stabile di Napoli e, il film, da Regione Campania, Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano e Banca Intesa, lo spettacolo resterà in scena al Mercadante di Napoli fino al 16 gennaio, e poi in tournée a Modena (Teatro Storchi, 19/23 gennaio), Ferrara (Teatro Comunale, 27/30 gennaio) Urbino (Teatro Raffaello Sanzio, 26/28 febbraio), Perugia (Teatro Morlacchi, 1/6 marzo).

Un trittico che nella sua articolata struttura – il film d’apertura Caravaggio, l’ultimo tempo, ispirato alle tele dell’ultimo periodo di Caravaggio, seguito dalla messa in scena di La città involontaria, riscrittura di Enzo Moscato dall’omonimo racconto di Anna Maria Ortese e da ‘A ginestra ‘e pontone da Partitura, affidato all’interpretazione dello stesso Moscato – compone un inquieto e visionario corpus narrativo, rintracciato nella pittura del Caravaggio, nella scrittura della Ortese e negli squarci esistenziali di Leopardi a Napoli: anime e sguardi stranieri “avvinti” dalla città.

“Anna Maria Ortese – dichiara infatti il regista – non era napoletana, e la sua rappresentazione fatta dall’esterno di una Napoli vissuta come scoperta interiore, mi sembra simile a quelle di Caravaggio, di Leopardi, di Pasolini…Una città che sfugge anche a chi c’è nato, come sfugge agli sforzi della politica, ai tentativi di raccontarla, e produce in tutti rapporti di appartenenza dolorosi”.

A quattro anni da I dieci comandamenti di Raffaele Viviani e a tredici da Rasoi, Mario Martone torna a interrogarsi su Napoli, in un momento drammatico nella vita della città, e lo fa realizzando un’opera complessa, dove le immagini del film convivono e dialogano, in un continuum tematico e espressivo, con la rappresentazione dal vivo.

Dai potenti quadri caravaggeschi del film – che aprendosi svelano visioni di volti, luoghi e umori della città reale, insieme alle immagini sugli ultimi giorni di vita del pittore – il sipario si alza sulla dolente umanità abitante i Granili, alle porte della città, descritta dalla Ortese ne Il mare non bagna Napoli, per chiudersi sul racconto di un’altra inquieta esistenza, quella di Leopardi, nel monologo di Enzo Moscato.

In scena una straordinaria compagnia di attori, composta da molti compagni di viaggio del regista – tra i quali Gianfelice Imparato, Fulvia Carotenuto, Giovanna Giuliani, Enza Di Blasio, Anna Redi, Gino Curcione, Francesco Di Leva, Luciana Zazzera e lo stesso Moscato, interpreti di spettacoli come Rasoi, I sette a Tebe, I dieci comandamenti – e, capeggiati da Angela Pagano (alla quale il regista ha voluto affidare il personaggio di Antonia Lo Savio ne La città involontaria), Peppe Bosone, Emanuele Valenti, Claudia Abbate, Annalisa Arbolino e, nel film, Alessandro Abate e, in voce, Danio Manfredini.

Le scene sono firmate dallo stesso Martone; i costumi sono di Ursula Patzak, le luci di Cesare Accetta. Hanno collaborato con il regista, Raffaele Di Florio come regista e scenografo assistente, Antonello Cossia come assistente alla regia, Claudia Di Giacomo, delegato di produzione.

Il film Caravaggio, l’ultimo tempo è una produzione PAV snc, promosso da Regione Campania, Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano, Banca Intesa.