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PROMETEO

adattamento, scene e regia Massimo Luconi

TEATRO MERCADANTE 4 Aprile 2018   15 Aprile 2018
Teatro Mercadante, 4 Aprile ore 21.00 e
Teatro Mercadante, 4 Maggio ore 17.00 e
Teatro Mercadante, 4 Giugno ore 21.00 e
Teatro Mercadante, 4 Luglio ore 19.00 e
Teatro Mercadante, 4 Agosto ore 18.00 e
Teatro Mercadante, 4 Ottobre ore 21.00 e
Teatro Mercadante, 4 Novembre ore 17.00 e
Teatro Mercadante, 4 Dicembre ore 17.00 e
Teatro Mercadante, 1 Gennaio ore 21.00 e
Teatro Mercadante, 1 Gennaio ore 19.00 e
Teatro Mercadante, 1 Gennaio ore 18.00 e

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04/04/2018 ore 21.00
05/04/2018 ore 17.00
06/04/2018 ore 21.00
07/04/2018 ore 19.00
08/04/2018 ore 18.00
10/04/2018 ore 21.00
11/04/2018 ore 17.00
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13/04/2018 ore 21.00
14/04/2018 ore 19.00
15/04/2018 ore 18.00

PROMETEO
da Eschilo
adattamento, scene e regia Massimo Luconi
con Luca Lazzareschi, Alessandra D’Elia, Flo, Gigi Savoia, Tonino Taiuti, Vittorio Cataldi (fisarmonica)
installazione Moussa Traore
costumi Aurora Damanti
luci Fulvio Mascolo
musiche Mirio Cosottini
consulenza storico letteraria Davide Susanetti
assistente alla regia Angela Carrano
assistente alle scene e attrezzista Marco Di Napoli
assistente ai costumi Alessandra Gaudioso
direttore di scena Silvio Ruocco
capomacchinista Fabio Barra
fonico Salvatore Addeo
sarta Daniela Guida
foto di scena Marco Ghidelli
l’adattamento del testo si basa sulla traduzione di Davide Susanetti pubblicata da Feltrinelli
produzione Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale, Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia

Prima rappresentazione: Teatro Grande di Pompei, rassegna Pompeii Theatrum Mundi, dal 30 giugno al 2 luglio 2017

Durata: 1 ora e 10 minuti

Spettacolo in tournée

Locandina

Programma di sala

Luca Lazzareschi interpreta uno dei più affascinanti e misteriosi personaggi della mitologia greca, Prometeo, un ribelle incapace di accettare l’ordine imposto da Zeus e dai nuovi dei, che pretendono di piegare ogni cosa alla loro volontà.
“Senza farne attualizzazioni poco interessanti o cercarne una ricostruzione filologica”, spiega Massimo Luconi in una sua nota, “la vicenda di Prometeo può toccare corde molto sensibili per il pubblico di oggi e, pur con un inevitabile valore didascalico, la sua dolorosa e nobile immagine di ribelle, di uomo in rivolta, è carica di pathos senza tempo, di rimandi a momenti drammatici della nostra storia.
Occuparsi di Prometeo vuol dire compiere un viaggio alla ricerca del mito che ci appartiene come popoli del mediterraneo, che è dentro di noi e che portiamo addosso sedimentato da secoli di storia anche tragica. Gli attori diventano testimoni che raccontano con un doppio livello di narrazione (teatrale e emotivo) un dramma che appartiene ai canoni del teatro antico e moderno, e nello stesso tempo sono profondamente implicati nei personaggi che interpretano, guardando a questa opera straordinaria dell’antichità con l’attualità dello sguardo critico di uomini moderni e assumendone l’energia e il fascino primordiale”.