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Quell’ultima parata

scritto e diretto da Fabrizio Bancale

RIDOTTO DEL MERCADANTE 1 Dicembre 2015   6 Dicembre 2015
Ridotto del Mercadante, 12 Gennaio ore 18.00 e
Ridotto del Mercadante, 12 Febbraio ore 18.00 e
Ridotto del Mercadante, 12 Marzo ore 21.00 e
Ridotto del Mercadante, 12 Aprile ore 18.00 e
Ridotto del Mercadante, 12 Maggio ore 21.30 e
Ridotto del Mercadante, 12 Giugno ore 21.00 e
01/12/2015 ore 18.00
02/12/2015 ore 18.00
03/12/2015 ore 21.00
04/12/2015 ore 18.00
05/12/2015 ore 21.30
06/12/2015 ore 21.00

QUELL’ULTIMA PARATA
la verosimile storia di Mario Seghesio e del suo sogno

scritto e diretto da Fabrizio Bancale
con Domenico Balsamo (Mario Seghesio), Urbano Lione (Franz Calì), Gaia Riposati (Storia/madre/Sonia)
musiche eseguite al pianoforte da Lorenzo Hengeller
scene Luigi Ferrigno
costumi Antonietta Rendina
disegno luci Peppe Cino
creazioni video Alessandro Papa
produzione Teatro Stabile di Napoli

Quell’ultima parata racconta la storia di un sogno, quello di Mario Seghesio, detto Gheghe. Un sogno che si scontra con la storia, con l’ascesa del fascismo. Un sogno che si sbriciola contro una nuova classe politica, violenta e corrotta, che cambia le regole del gioco. Nella vita, come sul campo.

“Genova: 1910- 1926. In Italia sono anni di grandi trasformazioni politiche, economiche, sociali. Il cinema segna la prima rivoluzione del nuovo secolo. L’arte si trasfigura negli anarchici scarabocchi del futurismo. Il movimento surrealista scuote le coscienze

Quell’ultima parata racconta la storia di un sogno, quello di Mario Seghesio, detto Gheghe. Un sogno che si scontra con la storia, con l’ascesa del fascismo. Un sogno che si sbriciola contro una nuova classe politica, violenta e corrotta, che cambia le regole del gioco. Nella vita, come sul campo.

“Genova: 1910- 1926. In Italia sono anni di grandi trasformazioni politiche, economiche, sociali. Il cinema segna la prima rivoluzione del nuovo secolo. L’arte si trasfigura negli anarchici scarabocchi del futurismo. Il movimento surrealista scuote le coscienze e stravolge canoni e tradizioni. Dall’altra parte del mondo arrivano gli echi di suoni nuovi: il foxtrot, il tango, il jazz. E il calcio delle origini diventa lo sport nazionale. O meglio, il calcio di pochi appassionati pionieri si trasforma in un business economico e in un decisivo strumento politico di condizionamento delle masse. Mario Seghesio, detto Gheghe, è poco più che un bambino e le sue giornate sono interamente impegnate a inseguire per strada una palla di pezza. Mario è innamorato di quel nuovo gioco cha arriva da lontano: il futbal. O come dicono dalle sue parti, a Genova: o zeugo de-o ballon. (…) La Caienna, tra la prigione e il mare, è il campo di calcio dove si allena l’Andrea Doria. E Mario è lì, tutti i pomeriggi, aggrappato alle reti di recinzione che proteggono lo stadio, a spiare gli allenamenti del suo idolo, a rubare la sua grinta, la sua forza. Perché Mario lo sa: anche lui da grande sarà un campione!”

Fabrizio Bancale

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